L’Associazione Edoardo con Noi ONLUS è nata in memoria di Edoardo, un ragazzo di 17 anni affetto da diabete, morto il 5 febbraio. Edoardo era un ragazzo pieno di vita che aveva percorso dall’età di 8 anni il dolore della sua malattia con coraggio e determinazione: ed insieme alla sua famiglia non aveva mai ceduto davanti a nessuno ostacolo.
Niente gli era mai mancato di una vita libera, di tutte le occupazioni e i divertimenti ma anche gli obblighi che caratterizzano la vita di un ragazzo. Studiava con impegno al liceo classico Visconti e con ottimi risultati in tutte le materie; faceva sport a livello agonistico (la scorsa stagione aveva segnato il goal della vittoria per la sua squadra di pallanuoto alla finale del campionato nazionale) e la scorsa estate, quando volle andare in Inghilterra, non gli fu detto di no.
Sin da piccolo, quando lui aveva paura, i genitori gli avevano promesso che lottando insieme ce l’avrebbero fatta, che la fede e il coraggio avrebbero permesso di sfidare e vincere anche nemici così forti: le restrizioni che una vita dipendente dai farmaci implica e la malattia stessa.
Il primo obiettivo è stato centrato, il secondo no. La sua meravigliosa vita è stata a 360 gradi, nessuno tra i suoi amici, ha mai pensato che Edoardo avesse bisogno di aiuto, che fosse fragile…tutt’altro, difendeva i più deboli, spingeva i compagni a non fare sciocchezze, ad essere forti, a non sprecare la vita. Era un esempio, un punto di riferimento per gli amici e le due sorelle. Era un ragazzo solare, amava la vita, era un’esteta, alla ricerca della perfezione, della bellezza e della purezza come gli stessi amici hanno testimoniato nelle tante lettere che sono state consegnate alla famiglia. Era un ragazzo solido, retto, sicuro di sé, in grado di affrontare qualunque difficoltà, ma la malattia non è stata sconfitta. Davanti alla realtà la forza di non arrendersi, di lottare, di credere è inesorabilmente vinta
Edoardo si batteva in difesa delle proprie idee anche con persone che di anni ne avevano molti di più e con la sua sensibilità era sempre attento ai problemi dei suoi coetanei e non solo. Uno dei suoi sogni più grandi era quello di dare a tutti la possibilità di vivere “una vita al massimo”, proprio come lui ha fatto.
Per continuare il messaggio di forza e di coraggio che Edoardo ci ha lasciato, la sua famiglia ed i suoi amici hanno deciso di continuare a realizzare i suoi obiettivi attraverso la nascita dell’associazione .
Molte persone hanno voluto contribuire in qualche modo ad esaudire il più grande desiderio di Edo: sconfiggere il diabete ed aiutare coloro che ne sono affetti a superare i grandi problemi psicologici che ne derivano.
La raccolta di fondi da destinare alla ricerca scientifica per il diabete giovanile insulino-dipendente costituisce certamente l’obiettivo primario dell’associazione. A tale scopo sono state previste una serie di iniziative, tra le quali ricordiamo:
La promozione di manifestazioni ed eventi dedicate alle diverse discipline sportive (tornei di pallanuoto, calcio e tennis, gare di canottaggio, regate di vela ecc.) con particolare riferimento agli atleti affetti da tale patologia e al relativo coinvolgimento dei mass-media
La promozione di eventi culturali ed artistici ( premi per articoli giornalistici, concerti di gruppi musicali di ragazzi, concerto per coro e flauti, occasioni di aggregazione giovanile.)
Si è voluto, inoltre, dare uno spazio particolare, come detto, all’attuazione di iniziative di interesse sociale quali l’assistenza a quanti, minori e giovani, hanno bisogno di aiuto medico e psicologico per imparare a convivere con la malattia in modo da condurre una vita come tutti gli altri.
Tappa d’importanza strategica a tal proposito risulta essere la promozione e la sensibilizzazione nelle scuole e negli altri luoghi di aggregazione giovanile della conoscenza della patologia diabetica per contrastare la percezione di diversità che avvertono i giovani affetti da tale malattia.
L’associazione è nata solo da qualche settimana, tanto si sta facendo, ma tanto altro si deve ancora fare.
Vorremmo contribuire alla speranza di una vita serena, come Edoardo ha avuto, per tutti coloro che sono affetti da tale malattia. Vorremmo poter dare la speranza a molte famiglie di non dover essere dipendenti da siringhe o macchinari di misurazione della glicemia e soprattutto non vorremmo più vedere genitori che piangono i propri figli.
Siamo coscienti che la strada da percorrere è ancora lunga e irta d’insidie, ma proprio per questo motivo l’aiuto di ciascuno è un ulteriore passo verso il traguardo, verso la speranza di una vita libera dalle catene del diabete. L’aiuto di tutti, piccolo o grande che sia, è fondamentale per la riuscita del progetto. I palazzi si costruiscono mattone dopo mattone.Anche il tuo è prezioso!