Ricerca
Celiachia e morbo di Crohn hanno 4 geni in comune
Giovedì 10 Febbraio 2011 09:06
La celiachia e il morbo di Crohn, entrambe malattie che causano un'infiammazione dell'apparato gastrointestinale, hanno in comune quattro geni che segnalano il rischio aumentato di svilupparle.
Lo ha scoperto uno studio pubblicato dalla rivista 'Plos One', secondo cui il risultato spiega perche' i pazienti celiaci abbiano anche una maggiore probabilita' di sviluppare l'altra malattia.
Per arrivare a questa conclusione un team internazionale di ricercatori guidato dall'universita' olandese di Groeningen ha combinato i risultati delle ricerche sulle varianti del Dna che aumentano il rischio delle singole malattie, individuando due geni che prima non erano associati a nessuna delle due, e altri due noti perche' ne provocano una sola.
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Pancreas artificiale soluzione in gravidanza
Giovedì 10 Febbraio 2011 09:05
Un pancreas artificiale potrebbe essere la soluzione per diminuire i problemi in gravidanza delle donne con diabete di tipo 1.
Lo affermano alcuni ricercatori che hanno messo a punto il dispositivo, descritto da 'Diabetes Care', secondo cui questo e' l'unico modo per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue delle mamme.
Durante la gravidanza gli zuccheri nel sangue sono molto piu' difficili da regolare con le normali iniezioni di insulina, spiegano i ricercatori della Cambridge University, e il risultato e' che nella maggior parte dei casi le donne con questa patologia passano 10 ore al giorno con livelli piu' alti o piu' bassi del normale. Questo provoca sia conseguenze per il bambino, che ha una probabilita' molto piu' alta di essere in sovrappeso alla nascita e di avere complicazioni durante le prime settimane di vita, sia per la mamma, che potrebbe non accorgersi dell'arrivo di crisi ipoglicemiche fatali.
Per risolvere il problema i ricercatori hanno testato un pancreas artificiale, ottenuto dall'unione di un dispositivo per il monitoraggio in continuo del glucosio con una pompa per l'iniezione dell'insulina, su dieci donne in gravidanza.
Libri e videogiochi per i bambini
Giovedì 10 Febbraio 2011 09:05
Se un bambino si ammala di diabete uno degli elementi più critici nella gestione della malattia è l'alimentazione. Subito vengono in mente restrizioni e sacrifici, che possono rendere la malattia ancora più odiosa da sopportare: non è per forza così, e per insegnarlo ai più piccoli (e ai loro genitori), i diabetologi e i pediatri dell'ospedale Sacco di Milano hanno scritto un libro, "La merenda con il leone. Alimentazione per ragazzi con il diabete, e non solo", disponibile presso i 65 Centri di Diabetologia Pediatrica italiani. Il volume è il risultato di un anno di merende con i piccoli diabetici in cura al Sacco, che hanno imparato dal Leone Lenny come mangiare sano senza rinunciare al gusto, per esempio grazie alle torte al cioccolato e alle macedonie di frutta con lo yogurt di cui il libro riporta le ricette.
Sensori glicemici sottopelle
Giovedì 10 Febbraio 2011 09:04
Un sensore per la glicemia che si può impiantare sotto la pelle. È l’ultima novità provata da alcuni giapponesi, per ora sui topi: contiene un marcatore fluorescente del glucosio e basta avvicinare un piccolo lettore di fluorescenza alla pelle per sapere la glicemia. I dati sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, quasi in contemporanea alla notizia, dalla Norvegia, che un minuscolo sensore osmotico potrebbe essere iniettato nei pazienti e dare misurazioni continue per un mese. Per ora i sensori in continuo devono ancora pungere la pelle; sono piccoli come una moneta da 2 euro, inviano i dati raccolti a mini-computer esterni, misurano la glicemia ogni 5 minuti per qualche giorno.
Diabete: ipotesi virus per il tipo 1, ma gli esperti sono divisi
Giovedì 10 Febbraio 2011 09:03
Se non e' ancora la 'pistola fumante' che inchioda gli enterovirus alle loro responsabilita' nel diabete di tipo 1 poco ci manca: lo studio portato avanti dall'universita' australiana del South Wales e pubblicato dal British Medical Journal ha trovato infatti che nei malati della forma giovanile della patologia le infezioni sono dieci volte piu' alte.
Gli stessi autori della ricerca, che ha esaminato 24 ricerche precedenti per un totale di 4448 partecipanti, mettono pero' le mani avanti, e parlano di semplice 'correlazione', mentre servirebbero studi piu' approfonditi per capire se e' il virus che provoca la malattia o viceversa.
"La prudenza e' giustificata - afferma Francesco Dotta, immunologo dell'Università di Siena - perche' ancora non ci sono prove definitive, anche se il messaggio e' abbastanza univoco. Se dovessi azzardare una ipotesi il virus potrebbe essere una concausa del diabete in soggetti predisposti e che abbiano gia' problemi del sistema immunitario. Se si dimostrasse che gli enterovirus sono la causa si potrebbero somministrare terapie antivirali a chi si sottopone a trapianto di pancreas, o vaccinare le persone a rischio".
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