Dona il tuo 5x1000

Ricerca

La qualità della vita è migliorata Ma la discriminazione non è scomparsa

Lunedì 21 Febbraio 2011 16:23

Alla visita per la patente, a scuola. Ci sono situazioni in cui i diabetici devono ancora patire trattamenti «diversi»

MILANO - Com'è, oggi, la vita di un diabetico? Molto diversa rispetto a 20-30 anni fa, quando una diagnosi di diabete I poteva aprire scenari davvero poco piacevoli. Oggi non è più una malattia che in pochi anni può porta spesso a cecità o dialisi. Con le insuline ad azione lenta è diminuito il rischio di ipoglicemie, le penne per l'iniezione sono ben altro dalle siringhe in vetro da bollire, la glicemia si può misurare quanto e quando si vuole e non solo alla visita di controllo, i microinfusori sono sempre più piccoli e affidabili. Non a caso oggi l'aspettativa di vita di un diabetico è paragonabile a quella di una persona sana, un successo tangibile e reale per tutti i 300mila italiani che devono vedersela ogni giorno con glicemia e insulina.

Leggi tutto: La qualità della vita è migliorata Ma la discriminazione non è scomparsa

 

Diabetici: «Speranze, non illusioni»

Lunedì 21 Febbraio 2011 16:22

Luisa: «Ho creduto nei trapianti di isole pancreatiche, ora ci credo meno. Spero nelle staminali, ma chissà»

Luisa ha 38 anni e convive con il diabete di tipo uno da quando ne aveva 13. Era in ospedale, dopo la diagnosi, e la signora nel letto accanto al suo le sventolò sotto il naso un giornale con un titolo a tutta pagina: "Sconfitto il diabete". Luisa pensò di essere stata fortunata ad ammalarsi al momento giusto, ma quella fu solo la prima delle promesse mancate con cui ha dovuto imparare a convivere. «A volte abbiamo bisogno di illuderci - dice Luisa -. A 14 anni ho chiesto alla mia dottoressa se avrei potuto prima o poi prendere un compressa al posto delle iniezioni di insulina.

Leggi tutto: Diabetici: «Speranze, non illusioni»

 

«Una cura? Prima o poi ci si arriverà»

Lunedì 21 Febbraio 2011 16:21

Nicola, padre di un bambino diabetico: «Sono fiducioso, ma non credo più alle promesse strillate dai giornali»

«Ne ho sentite tante di promesse dal 24 gennaio del 2004, quando l'infermiera disse a me e mia moglie che nostro figlio era diabetico. Chi assicurava che entro dieci anni il diabete sarebbe stato sconfitto, chi parlava delle miracolose staminali, chi giurava che alle medie Ludovico non si sarebbe neppure ricordato di aver sofferto di diabete. Non era vero niente». Il figlio di Nicola non aveva neanche un anno e mezzo quando gli è stato diagnosticato il diabete.

Leggi tutto: «Una cura? Prima o poi ci si arriverà»

   

Trapianti: Nanni Costa, informatica aiuta pazienti in attesa

Giovedì 10 Febbraio 2011 09:07

"Con il Programma nazionale di trapianto per i pazienti di difficile trapiantabilita' creiamo una concreta possibilita' di ricevere l'organo a quei pazienti per i quali l'intervento era quasi impossibile". Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti, sottolinea l'importanza del programma partito ieri, che prevede una valutazione informatica di compatibilita' tra caratteristiche genetiche del donatore e del ricevente specifica per i pazienti 'iperimmunizzati'. Questi sono in attesa di un organo da piu' di dieci anni e hanno anticorpi contro la grande maggioranza dei donatori, e solo una grandissima quantita' di organi disponibile in loco potrebbe dare loro speranza di riceverne uno compatibile.

Leggi tutto: Trapianti: Nanni Costa, informatica aiuta pazienti in attesa

 

Trapianti: organi trasportati su "frecciarossa": è la prima volta

Giovedì 10 Febbraio 2011 09:06

Per la prima volta due organi destinati a trapianto sono stati trasportati a bordo dei treni 'Frecciarossa' di Trenitalia-Ferrovie dello Stato. Lo rende noto l'Organizzazione centro sud trapianti (Ocst) presso il Policlinico Umberto I di Roma, precisando che si tratta di due trapianti di rene, eseguiti la scorsa notte, "in pazienti che attendevano da piu' di 10 anni e che presentavano importanti problematiche immunologiche". Un primo rene, prelevato a Napoli, e' stato trapiantato a Bologna in un ricevente di 47 anni ed il secondo rene, prelevato a Trento, e' stato trapiantato a Modena in un ricevente di 56 anni I due interventi, ha riferito il prof. Renzo Pretagostini, responsabile dell'Ocst, hanno dato il via al programma nazionale di trapianto di rene in pazienti di difficile trapiantabilita' (iperimmunizzati), lanciato ieri dalla rete nazionale dei trapianti. Il programma, fortemente voluto dal Centro Nazionale Trapianti, rappresenta un concreto passo in avanti nella risposta terapeutica offerta ai pazienti con elevatissime problematiche immunologiche e per questo in attesa da molti anni.

da benessere.com

   

Pagina 1 di 3

^ Top